L’alimentazione non prevede soltanto la conoscenza degli alimenti, ma anche le corrette modalità di assunzione dei cibi, fra cui la masticazione rappresenta una fase molto importante. Non a caso i Romani dicevano: “prima digestio fit in ore”, cioè “la prima digestione avviene in bocca”.
Molto spesso si consumano i pasti in maniera affrettata, come avviene durante le attività lavorative, ingurgitando qualcosa al volo o in una breve pausa che ci siamo ritagliati e alla quale non diamo importanza, ritenendola una perdita di tempo.
Alla sera, rientrati a casa, ci si avventa famelici sul cibo, sia perché non abbiamo fatto uno spuntino pomeridiano, sia perché si cerca nel cibo una valvola di sfogo alle tensioni accumulate durante la giornata.
Mangiare non vuole solo dire nutrirsi in qualche modo, ma deve essere un gesto importante che richiede un giusto tempo, poiché rappresenta uno dei gesti della vita connessi alla salute e quindi al benessere psicofisico.
Il cibo va assaporato, gustato e masticato correttamente, infatti occorrono circa 5 minuti affinché i primi segnali di sazietà arrivino al cervello dallo stomaco (addirittura possono intercorrere sino a 20 prima che il segnale arrivi completamente). A causa di questo periodo di latenza, se si ingurgita il cibo troppo velocemente, si introduce una quantità di cibo superiore a quella necessaria.
Una masticazione frettolosa e troppo rapida, come spesso avviene a causa dei ritmi sempre più frenetici della nostra vita quotidiana, non consente lo svolgimento delle importanti e basilari funzioni della prima fase della digestione.
Il semplice atto di masticare coscienziosamente è in realtà uno dei modi più adeguati per:
• Migliorare la digestione.
• Assorbire più sostanze nutritive dal cibo
• Mantenere un peso forma
• Godere appieno dei sapori del cibo.
• Mangiare in modo più consapevole.
• Ridurre lo stress.
Funzioni della masticazione corretta
Al fine di praticare una masticazione corretta è importante “preparare” il cibo secondo le modalità più digeribili:
– Si deve adeguatamente tritarlo e trasformarlo in poltiglia affinché, passato nello stomaco, la sua digestione sia agevolata.
– È necessario tenerlo un tempo sufficiente in bocca in modo che possa essere imbevuto dalla saliva che contiene ptialina, enzima che permette la scissione di amidi e carboidrati.
Come già anticipato, non dimentichiamo che una masticazione corretta ci permette di assaporare meglio i gusti e dunque soddisfare maggiormente il nostro palato, così che masticando più a lungo il nostro senso di sazietà sarà maggiore.
Bocconi piccoli
Soprattutto quando l’appetito è notevole, è concreto il rischio di ingurgitare bocconi troppo grandi, che poi non vengono sminuzzati a sufficienza. Succede in genere a chi ha la cattiva abitudine di saltare la colazione o il pranzo (e quindi arriva famelico al pasto successivo) oppure trascura le fonti proteiche a favore di dolci, pasta, pane e altri prodotti da forno raffinati, che causano brusche impennate della glicemia e fame reattiva quando la concentrazione di zuccheri nel sangue si riduce altrettanto rapidamente. La soluzione è distribuire in modo congruo l’apporto dei diversi nutrienti nell’arco della giornata, attraverso un numero di pasti adeguato. Diventerà così più semplice servirsi di bocconi di dimensioni più contenute, in modo da favorire la masticazione.
Masticazione corretta e importanza della digestione
La digestione ha il compito di trasformare i principi alimentari in modo che possano essere assorbiti quando arrivano nell’intestino. È un processo che avviene in sedi diverse: cavità orale, stomaco, intestino tenue e crasso. Ad ogni tratto dell’apparto digerente corrisponde una trasformazione diversa ed essenziale per quella successiva. Iniziare con una scorretta masticazione vuol dire compromettere l‘intera funzione digestiva. Una adeguata digestione contribuisce ad un migliore stato di salute sia immediato che a lungo termine.
Le conseguenze di una cattiva digestione infatti provocano spiacevoli disturbi come affaticamento, pesantezza, gonfiore addominale, stanchezza mentale e irritabilità. La persistenza a lungo termine di questi disturbi può determinare l’insorgenza anche di sintomi più complessi come pirosi gastrica, reflusso gastroesofageo, cefalea, epigastralgie. Inoltre è da considerare che se la masticazione è scorretta, il cibo non viene adeguatamente digerito e pertanto non sarà adeguatamente assorbito a livello intestinale, provocando fastidiosi sintomi da malassorbimento intestinale quali diarrea, flatulenza, meteorismo, e disbiosi (alterazione della flora batterica intestinale).
Benefici per l’organismo
In conclusione, visto il ritmo frenetico delle nostre giornate, almeno quando siamo a tavola impegniamoci a trovare un momento di tranquillità dedicato solo all’alimentazione, masticando il cibo bene e a lungo, assaporandolo, lasciando fuori da questo momento tutto il resto. L’apparto digerente ringrazierà, e con lui, il nostro benessere psicofisico.
di Riccardo Raddino